VISITA LA CASA VECCHIA E PALAZZO HINDERBACH
SALA DEI PUTTI
Al primo piano del palazzo hinderbachiano, l’elegante sala è decorata da un fregio pittorico – piena espressione della cultura rinascimentale – affrescato nella prima metà del Cinquecento con putti festanti, reggenti vessilli e cornucopie, e intercalati da vecchi sileni. Un curioso lampadario di tradizione tirolese, con una scultura montata su corna di cervo, completa l’arredo. |
CUCINA
Citato in un documento del 1163 e più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, il locale conserva l’originale grande cappa e il camino, elementi che ne suggeriscono la probabile destinazione come cucina. È oggi arredato con utensili e vasellame provenienti dalle collezioni del museo. Un ambiente attiguo, piccolo e riservato, è dotato di un gabinetto a scomparsa. |
SALA DEI MEDAGLIONI
La denominazione della sala – ricavata nell’ampliamento all’ultimo piano dell’antica Casa Murata – deriva dal fregio pittorico eseguito durante gli interventi cinquecenteschi voluti dal principe vescovo Bernardo Cles: personificazioni di Virtù e Arti liberali si affacciano attraverso oculi aperti in finte lastre marmoree, ornate da rami pendenti con foglie e frutti. |
SALA DEL CAMIN NERO
Un imponente camino in pregevole pietra nera di Ragoli caratterizza l’ampio salone all’ultimo piano del Palazzo Hinderbach. Le pareti sono decorate da un fregio pittorico commissionato nel Cinquecento dal vescovo Bernardo Cles: finti drappeggi ornati a grottesche e recanti le imprese clesiane si scostano per mostrare vivaci scene di battaglia. Dalle finestre si gode un vasto panorama sulla conca del Bleggio. |