VISITA PALAZZO VECCHIO E PALAZZO NUOVO
LA LOGGIA RINASCIMENTALE
Posta a collegamento tra il Palazzo Vecchio e quello Nuovo, in sostituzione di un camminamento di ronda e di una torretta, l’elegante e ariosa loggia rinascimentale contribuisce a infondere al castello l’aspetto di un’elegante residenza; lo stemma del principe vescovo Bernardo Cles, recante la data 1538, è scolpito sulla volta. |
SALA DEI FIORI
Al secondo piano del Palazzo Vecchio – l’edificio costruito nella seconda metà del XII secolo da Bozone di Stenico, signore del castello e vassallo del principe vescovo di Trento – la ‘sala dei Fiori’ è caratterizzata da un delicato fregio pittorico con diverse varietà floreali, tra cui campeggiano insegne e simboli clesiani. |
SALA DEL GIUDIZIO
Vasto e severo, illuminato solo attraverso una serie di feritoie, l’ambiente al pianterreno del Palazzo Nuovo era forse destinato all’amministrazione della giustizia del territorio, affidata al Capitano delle Giudicarie, il funzionario vescovile cui spettava anche il controllo militare e l’amministrazione economica della zona giudicariese. Sul fondo della sala un gradone sopraelevato poggiante direttamente sulla roccia, secondo la tradizione, ospitava i giudici. |
SALA DEL CONSIGLIO
Un’ampia sala, illuminata da una serie di bifore ad arco e da una trifora, occupa interamente Il secondo piano del duecentesco Palazzo Nuovo. Tradizionalmente indicata come ‘Sala del Consiglio’ è un ambiente di rappresentanza: un grande affresco, dipinto nel 1473 da Jacob Staudenfuchs per volontà del principe vescovo Johannes Hinderbach, presenta simbolicamente tre emblematiche figure di potere di questo territorio: Carlo Magno, simbolo dell’autorità imperiale, san Vigilio, patrono di Trento e personificazione del potere principesco-vescovile, e il vescovo Adelpreto, a cui è attribuita la costruzione del primo nucleo del Castello di Stenico. |