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Via Bernardo Clesio, 5 – Trento – Italia
Si trova nel centro storico della Città di Trento
intero 10 € ridotto 8 € famiglia 20 € VISITA A TORRE AQUILA: 2,50 € |
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DA NON PERDERE
23 marzo 2024 - 12 gennaio 2025
MOSTRA
Con Spada e Croce.
Longobardi a Civezzano
Il Castello del Buonconsiglio è il monumento più vasto e importante della regione.
Fortezza dalla metà del Duecento, poi dimora dei principi vescovi di Trento fino all’età napoleonica, quindi caserma e oggi sede museale, si presenta come un complesso costituito da tre nuclei principali, costruiti in epoche diverse.
ESPLORA IL CASTELLO
CASTELVECCHIO
È il nucleo più antico del castello. Residenza dei principi vescovi di Trento dalla metà del Duecento, è il luogo-simbolo del loro potere, sia spirituale sia temporale.
Costruito a ridosso delle mura cittadine, su un dosso roccioso da cui si domina la città, rivela nella facciata la sua originaria destinazione difensiva e la successiva, graduale, trasformazione in un’elegante residenza.
Tre ordini di merli a coda di rondine segnano le tappe della sua costruzione. Le feritoie lasciano spazio a finestre, sempre più elaborate nelle forme: dalle bifore di gusto romanico si passa alle finestre gotiche a croce guelfa e alle eleganti monofore ad arco gotico trilobato di fine Quattrocento, nello stesso stile della raffinata loggia veneziana.
GIUNTA ALBERTIANA
Il corpo di fabbrica, formale collegamento tra Castelvecchio e Magno Palazzo, venne realizzato nel 1686 per ordine del principe vescovo Francesco Alberti Poja. L’architettura riprende le forme rinascimentali del Magno Palazzo, ma i fastosi ornati degli ambienti interni sono piena espressione del barocco.
Tra le più compiute testimonianze barocche rimaste in Trentino, le luminose sale del primo piano della Giunta Albertiana mostrano rigogliosi stucchi che incorniciano la pittura del trentino Giuseppe Alberti, artista di corte. Sono dedicati a uno degli eventi più angoscianti, ma anche gloriosi, della storia europea del Seicento: l’avanzata dell’impero ottomano nel cuore dell’Europa, culminata con l’assedio di Vienna, e trionfalmente contrastata dall’alleanza degli Stati europei.
MAGNOPALAZZO:
La nuova dimora, perfetta espressione dei canoni architettonici e decorativi del Rinascimento, è celebrazione del suo prestigio e compimento del suo desiderio di emulare le più importanti corti rinascimentali italiane.
In una sapiente sintesi di decoro e funzionalità, il palazzo prende forma grazie all’attività di maestranze tedesche e italiane, di abili stuccatori mantovani, di pittori e scultori, tra cui alcuni degli artisti più celebrati del tempo: Dosso Dossi con il fratello Battista, Girolamo Romanino, Marcello Fogolino, Zaccaria Zacchi e Alessio Longhi, Bartholomäus Dill Riemenschneider.
TORRE AQUILA
Capolavoro del gotico internazionale, il Ciclo dei Mesi è dipinto da un artista di probabile origine boema per volontà del principe vescovo Georg von Liechtenstein intorno all’anno 1400. Gli affreschi documentano con straordinaria fedeltà e grande forza poetica il mondo feudale al tramonto del medioevo. In undici riquadri -il mese di marzo è perduto- sono descritti minuziosamente sia i lavori dei contadini sia gli svaghi della nobiltà all’interno di un paesaggio continuamente mutevole nell’avvicendarsi delle stagioni.
CASTELVECCHIO
GIUNTA ALBERTIANA
MAGNOPALAZZO
TORRE AQUILA
COLLEZIONI
Il castello custodisce numerose collezioni d’arte e archeologia il cui primo nucleo si formò alla metà del secolo XIX nell’ambito del Museo Civico di Trento; comprendono oggetti che coprono un ampio arco cronologico dalla preistoria fino alla prima metà dell’Ottocento e documentano le vicende storiche e artistiche della città di Trento e del suo territorio.