CARLO V
(1500-1558; imper. 1519-1556)
Figlio di Filippo il Bello, arciduca d’Austria e di Giovanna la Pazza, grazie all’accorta politica matrimoniale di Massimiliano I, Carlo d’Asburgo era destinato ad ereditare la Franca Contea, le Fiandre e i territori asburgici dal padre, e la corona di Spagna dalla madre.
Nel 1519, alla morte di Massimiliano I di cui è unico erede, Carlo, avuto l’appoggio dei grandi banchieri tedeschi, ottiene la corona imperiale, dando avvio al sogno di ricostituire la monarchia universale di Carlo Magno. L’ambizioso progetto politico, che si basava su un’ideale restaurazione dell’unità politica e religiosa dell’impero, ha come principale antagonista il re di Francia Francesco I, contro il quale Carlo V conduce una lotta pluriennale. Teatro principale degli scontri è l’Italia, dove è facile intessere alleanze per l’una o l’altra parte, data la sua complessa e frastagliata situazione politica e territoriale. Carlo V, dopo aver sconfitto Francesco I a Pavia nel 1525, si garantisce la supremazia in Italia e, di riflesso, in Europa. Nel 1530 è incoronato imperatore da papa Clemente VII, al quale nel 1527 aveva inflitto il “Sacco di Roma”.
A causa del diffondersi del luteranesimo, al quale si legano le rivolte dei principi e la guerra dei contadini (1525), si è fatta nel frattempo difficile la situazione nei territori tedeschi, affidati alla gestione del fratello Ferdinando I d’Austria. L’atteggiamento di Carlo V nei confronti dei protestanti, seguaci di Lutero, alterna la tolleranza alla forza, costringendo le parti in causa a scendere a patti e rimandando, infine, la questione al concilio generale che avrebbe deliberato in materia di fede e riforma della Chiesa (Concilio di Trento 1545-1563).
Un altro grave pericolo che Carlo V si trova a fronteggiare negli anni del suo governo è costituito dall’esercito dei Turchi che, avanzando attraverso l’Ungheria, arriva a minacciare la stessa Vienna.
Riconosciuto ormai il fallimento del programma politico di accentramento e assolutismo monarchico in Germania e in Europa, nel 1556 Carlo V abdica ritirandosi dallo scenario politico. I suoi domini vengono divisi tra il figlio Filippo II, a cui spettano la Spagna, l’Italia, le Fiandre e i territori d’oltremare, e il fratello Ferdinando I, che governa sui possedimenti asburgici.