LUDOVICO MADRUZZO
(1532-1600; P.V. 1567-1600)
Durante il governo di Cristoforo Madruzzo è nominato dal Papa Paolo III coadiutore dello zio cardinale, con diritto di successione. Nel 1561 riceve la nomina cardinalizia e, sei anni dopo, a seguito della rinuncia al potere di Cristoforo, è Principe Vescovo di Trento. Numerose iniziative dimostrano l’interesse del Madruzzo per la diocesi a lui affidata: nel 1579 dà inizio alla visita pastorale, introduce nelle parrocchie i registri dei nati e dei matrimoni, stabilisce le regole da seguire nell’amministrazione dei beni ecclesiastici e dei sacramenti. Amico di Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, del quale imita lo spirito riformatore, si adopera per tradurre in concreto le disposizioni conciliari in materia di dottrina e di disciplina. Sempre in sintonia con lo spirito conciliare, convoca nel 1593 un Sinodo diocesano, a conclusione del quale promulga le costituzioni per il mantenimento della religione e disciplina ecclesiastica. Fonda il Seminario, attuando un progetto già di Cristoforo Madruzzo.