Castel Thun
Realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali, la mostra esplora la ricca collezione di fotografie appartenuta ai conti Thun. Poco oltre la metà dell’Ottocento, anche per questa importante famiglia la messa in scena della propria esistenza trova nell’album fotografico uno straordinario strumento di narrazione e conservazione della memoria. In quegli anni una vera e propria passione collettiva si scatena grazie all’offerta dei ritratti nel formato carte de visite, da collezionare, scambiare e esibire in appostiti raccoglitori, offerti allo sguardo dei visitatori sul tavolino da salotto. Tra quelle pagine scorrono in sequenza ordinata i testimoni di relazioni parentali e vincoli dinastici, di amicizie e legami nell’ambito sociale di appartenenza, che per i Thun si estendeva dal Trentino asburgico alla Boemia. Sono eleganti coppie di sposi, gentildonne in crinolina di esangue bellezza e matrone imbruttite, severi signori attempati e rampolli in atteggiamento da dandy, bambine e bambini costretti all’immobilità, ecclesiastici e militari che hanno posato nei grandi atelier di diverse città imperiali, italiane, tedesche, francesi e inglesi, nonché dei primi fotografi stabili di Trento e Rovereto, per evocare emozioni e ricordi. Le relazioni cosmopolite della famiglia scavalcano il secolo, insieme alla consuetudine di ritrarre e farsi ritrarre in fotografia, agevolati dalla progressiva semplificazione tecnica, che apre il campo alla produzione amatoriale. Ecco allora che dall’inizio del ‘900 il boemo Franz Thun e sua moglie Teresa, nata Thun di Castelfondo, si cimentano in un’attività condivisa con amici e parenti, per fermare con le loro istantanee ritratti singoli e di gruppo, celebrazioni ufficiali, occasioni mondane, villeggiature e viaggi al di qua e al di là delle Alpi. Sono i momenti lieti di una storia intima e familiare, narrati in un lungo diario fotografico, che offre inaspettate testimonianze del loro presente. Al passato prossimo sono dedicati invece singolari collage di ritratti, riuniti secondo il criterio dell’appartenenza dinastica, come tasselli di un albero genealogico per immagini, dove ritrovare volti amati e prestigio del casato.
INFO
Alla luce delle nuove disposizioni ministeriali, a partire dal 6 agosto, per accedere al Castello del Buonconsiglio, Castel Beseno, Castel Caldes, Castel Stenico e Castel Thun, i visitatori dai 12 anni di età, devono mostrare al personale di accoglienza il Green Pass, digitale o cartaceo, che si ottiene con una delle seguenti certificazioni:
– almeno una dose di vaccino
– il risultato negativo di un test molecolare/antigenico effettuato entro le 48 ore dalla visita;
– il certificato di avvenuta guarigione da Covid-19 (validità 6 mesi dalla guarigione).
Tale documentazione è verificata dal personale del Museo tramite l’App “Verifica Covid 19” emanata dal Ministero della Salute. In assenza di tale documentazione, e in caso di mancata verifica, non sarà consentito l’ingresso. Il personale può richiedere l’esibizione di un documento di identità. Sono esonerati da tale obbligo: i minori di 12 anni e chi non può vaccinarsi per motivi di salute (comprovati da certificazione).
All’interno delle strutture rimane confermato l’obbligo della misurazione della temperatura, dell’uso della mascherina dai 6 anni di età, del rispetto del distanziamento interpersonale e dell’igienizzazione delle mani.
Per info su come ricevere il Green Pass vi invitiamo a consultare il sito: https://www.dgc.gov.it/web/
ACCESSO
Per evitare assembramenti, l’accesso al museo è garantito a un numero definito di visitatori per fascia oraria, variabile per sede.
Prenota il tuo ingresso ON LINE oppure telefonando al numero 0461 492811, tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00.
**PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA**
Se hai difficoltà a effettuare la prenotazione tramite il sito internet del museo, guarda il video tutorial e segui ogni passaggio!
INFO
www.buonconsiglio.it
info@buonconsiglio.it
T 0461233770
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