Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Buonconsiglio di Trento

Castello del Buonconsiglio

29 Maggio – 24 Gennaio 2010 | Orario: 9.30 – 17.00 Chiuso i lunedì non festivi

In anteprima mondiale, a oltre cento anni dalle scoperte, saranno presentate al pubblico due sorprendenti collezioni provenienti dall’antico Egitto.
All’importante raccolta egizia conservata fino ad oggi nei depositi del Castello del Buonconsiglio di Trento, verranno infatti affiancate straordinarie scoperte dovute agli scavi condotti da Ernesto Schiaparelli fra il 1905 e il 1920 nelle necropoli di Gebelein e Assiut, la mitica città dove, secondo la tradizione copta, trovò rifugio la Sacra Famiglia nella sua fuga in Egitto.
L’esposizione permetterà di ammirare oltre 800 affascinanti ritrovamenti mai visti che, insieme a suggestive ricostruzioni scenografiche, sveleranno segreti della vita quotidiana e dell’Aldilà nell’Antico Egitto. Sulle orme degli esploratori che fra l’Ottocento e gli inizi del Novecento portarono alla luce queste testimonianze di civiltà sepolte, rapiti dal loro fascino misterioso, i visitatori potranno rivivere l’emozione delle scoperte.
Usciranno dal Museo Egizio di Torino per la prima volta una straordinaria selezione di sarcofagi lignei stuccati e dipinti, accompagnati da corredi funerari costituiti da oggetti d’uso quotidiano, vasellame, vesti e modellini in legno giunti fino ai nostri giorni in uno stato di conservazione eccezionale. In mostra saranno pure presenti alcune mummie di Primo Periodo Intermedio e Medio Regno, una sepoltura in tronco e una in cesta. L’esposizione riveste una notevole rilevanza scientifica, poiché per la prima volta si affronta uno studio completo di questi materiali portati alla luce dalla importante Missione Archeologica Italiana.
Queste magnifiche testimonianze del passato saranno affiancate dalla sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, donata a metà Ottocento dal trentino Taddeo Tonelli, ufficiale dell’impero austro-ungarico, colpito “dall’Egittomania” che in tutta Europa vedeva studiosi e avventurieri in gara per accaparrarsi preziosi “cimeli” da sfoggiare nei salotti della nobiltà. La raccolta comprende stele, maschere funerarie, monili, resti di mummie umane e animali, numerosi ushabty (modelli miniaturistici di servitori funerari il cui compito era quello di sostituire il defunto nelle attività dell’Aldilà) e centinaia di amuleti. Tra gli oggetti più curiosi spiccano una mummia di gatto di epoca tarda, animale sacro che simboleggia il calore benifico del sole, alcune statuette in legno delle divinità Nekhbet raffigurata con le sembianze di un avvoltoio, la divinità Uaget, rappresentata in forma di cobra e di Osiride, dio dell’oltretomba.
Nel percorso della mostra saranno allestiti la tenda e lo studio dell’archeologo, sarà ricostruita una tomba rupestre, il pozzo con il sarcofago e tutti i modellini che accompagnavano il defunto: barche con equipaggi, portatrici d’offerte, scene di lavori agricoli, offerte di alimenti e vasellame. Attraverso un’attenta scelta espositiva il visitatore sarà guidato alla lettura di alcuni geroglifici che sveleranno l’ascesa del culto di Osiride e la conseguente “democratizzazione” delle concezioni di accesso alla vita eterna, tipica di questa fase della cultura egizia.

La mostra sarà prorogata fino al 24 gennaio 2010 con i seguenti orari: 9.30 – 17.00, chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio