Francesco Fontebasso

Adorazione del vitello d’oro

Intenti a pregare e danzare attorno al simulacro costruito durante la lunga assenza di Mosè, gli israeliti non si accorgono che il profeta ha appena fatto ritorno all’accampamento. Il dipinto illustra il noto episodio dell’adorazione del vitello d’oro: alla vista degli indebiti festeggiamenti tribuiti alla statua, Mosè adirato si accinge a scagliare a terra le tavole della legge ricevute sul monte Sinai mentre suo fratello Aronne, in abito sacerdotale, si porta una mano al volto, contemporaneamente stupito e intimorito. Il dipinto è una delle 19 tele a tema veterotestamentario che il principe vescovo di Trento Francesco Felice Alberti d’Enno nel 1759 commissionò a Francesco Fontebasso per rinnovare, entro cornici in stucco, gli ambienti al secondo piano del Magno Palazzo nel castello del Buonconsiglio di Trento. Caratterizzata da toni brillanti e pennellate corpose, l’opera costituisce una prova matura del pittore, esponente del rococò veneziano. Del ciclo sopravvivono 8 dipinti e altrettanti bozzetti.
Francesco Fontebasso<br />
Adorazione del vitello d’oro<br />