Cerchia di Marcello Fogolino
Controcassa di spinettino, dipinto, Trionfo d’Amore
Quattro destrieri bianchi al galoppo trainano un carro rosso su cui sta un giovinetto alato con una benda sugli occhi e l’arco in pugno; tutt’attorno stanno donne e uomini con le mani legate dietro alla schiena. Le frecce di Cupido possono centrare chiunque, senza distinzione d’età, genere o classe sociale: chi viene colpito cade prigioniero del sentimento e prende parte, suo malgrado, alla parata trionfale di Amore. Il dipinto, tratto da un’incisione che accompagna un’edizione cinquecentesca dei Trionfi di Petrarca, adorna una tavola di legno sagomata che doveva fungere da coperchio di un arpicordo, strumento musicale a corde con tastiera. Stando allo stemma dipinto sull’altra faccia della tavola, lo strumento apparteneva ai Roccabruna, famiglia nobiliare trentina. L’opera può essere annoverata tra le commissioni private realizzate dalla bottega di Marcello Fogolino – forse dal maestro in persona – in territorio trentino tra quarto e quinto decennio del Cinquecento.