Pittura
Il patrimonio pittorico del museo abbraccia un arco cronologico assai ampio. Dipinti su tela, su tavola e affreschi staccati documentano le vicende artistiche della regione dalla metà del secolo XV alla metà del secolo XIX, con particolare attenzione agli artisti locali e a quelli veneti e lombardi che qui operarono, oltre a maestri nordici e tedeschi che pure ebbero modo di lavorare e frequentare questo territorio caratterizzato da frequenti scambi culturali.
Alle opere “mobili” si affiancano poi le decorazioni pittoriche che ornano le sedi museali, alcune delle quali al Castello del Buonconsiglio sono tra i più importanti cicli ad affresco dell’Europa tardo-gotica (Torre Aquila), o dell’Italia rinascimentale (gli affreschi del Magno Palazzo).
Dipinti su tavola
Tra le opere più significative della collezione sono dipinti su tavola di Tre e Quattrocento, sia a carattere sacro come la tardogotica Madonna con il Bambino e angelo di Ambito veneto (1420-30), e il Simonino da Trento di Altobello Melone, del 1521, sia profano, come la Giuditta del leonardesco Giampietrino del 1515 circa oppure le visionarie Tentazioni di S. Antonio abate di Hilarius Dietterlin, rara testimonianza rimasta dell’attività dell’artista alsaziano (1596).
Dipinti su tela
Il Cinquecento annovera artisti importanti per l’area trentina e più in generale per la pittura rinascimentale dell’Italia settentrionale, come Marcello Fogolino (pala con lo Sposalizio mistico di S. Caterina e i donatori Andrea Borgo e Dorotea Thun), Girolamo Romanino (Madonna con Bambino e santi; Visitazione, frammento delle ante d’organo già in Santa Maria Maggiore), Jacob Seisenegger (Le figlie di re Ferdinando I d’Asburgo), Giovanni Battista Moroni (Annunciazione), Paolo Farinati (pala d’altare commissionata dai Madruzzo). Il Seicento comprende apprezzati maestri che arricchivano le gallerie barocche dei più importanti collezionisti europei, quali Pietro Ricchi, Alessandro Turchi, Francesco Maffei, Pietro Liberi, Carl Loth, Andrea Pozzo e del pittore fiemmese Giuseppe Alberti. Fra i dipinti del Settecento spiccano quelli della cosiddetta “Scuola di Fiemme”, tra cui Francesco, Michelangelo e Cristoforo Unterperger, e quelli dell’allievo di Sebastiano Ricci, Francesco Fontebasso, autore di un ciclo di tele con storie di Mosè realizzate nel 1759 per il vescovo Felice Alberti d’Enno, nonchè del veronese Giambettino Cignaroli. Molto significativa è la sezione dei dipinti di Giovanni Battista Lampi il Vecchio (1751-1830) uno dei più importanti e ricercati specialisti del ritratto nell’Europa neoclassica.
Affreschi staccati
Oltre agli straordinari cicli di affreschi che decorano gli ambienti di rappresentanza e privati del Castello del Buonconsiglio e degli altri castelli, il patrimonio museale annovera anche alcune testimonianze decorative di affreschi staccati provenienti dal territorio: come ad esempio gli affreschi duecenteschi dalla chiesa di San Biagio di Mori o quelli profani con allegorie dei Mesi provenienti da Casa Franzinelli del 1330 circa, o ancora la Testa di dama con garofalo da palazzo Salvadori Zanatta del 1400 di Artista lombardo, testimonianze importanti della civiltà cortese trentina. Dallo stesso Castello provengono invece le allegorie dipinte da Domenico Zeni nel 1780 e ora visibili nell’atrio di Castelvecchio.
Disclaimer e copyright
Il catalogo on line permette di esplorare una selezione - in continuo incremento - delle opere che costituiscono il patrimonio museale. La catalogazione delle collezioni, svolta da storici dell’arte, archeologi ed esperti dei vari settori, è tutt’ora in corso.
Per approfondimenti ed informazioni di carattere scientifico è possibile contattare i conservatori del museo all’indirizzo info@castellodelbuonconsiglio.tn.it.
La richiesta di materiale fotografico andrà inoltrata all’Archivio Fotografico (archivio.fotografico@castellodelbuonconsiglio.tn.it), che provvederà a comunicare le condizioni di utilizzo e a fornire la necessaria modulistica.
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