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Dopo la fine del potere temporale dei principi vescovi di Trento (1796) e la secolarizzazione del principato (1803) il castello conobbe un periodo di grave degrado. Adibito a funzioni di carattere amministrativo e militare dal governo austriaco e trasformato in caserma, vi ebbero luogo nel 1916 il processo e la condanna a morte degli irredentisti Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa. Alla fine della Grande Guerra ebbero inizio i lavori di restauro e di ripristino, diretti dal soprintendente Giuseppe Gerola, che si protrassero per poco più di un decennio; nel 1924 vi fu allestito il Museo Nazionale, in seguito arricchito con doni, lasciti ed acquisizioni. Con il passaggio delle competenze in materia di beni culturali dallo Stato alla Provincia autonoma di Trento, nel 1974 il castello divenne sede del Museo Provinciale d’Arte e nel 1992 assunse la denominazione di “Castello del Buonconsiglio. Monumenti e Collezioni Provinciali”; ad esso fanno capo anche Castel Beseno, Castel Stenico e Castel Thun, di proprietà della Provincia autonoma di Trento.

A partire dal 1978 il complesso monumentale è stato oggetto di una nuova, estesa campagna di restauri, ora in fase molto avanzata, che lo hanno notevolmente valorizzato, favorendo in modo determinante l’apprezzamento e lo studio della struttura architettonica e dello straordinario apparato decorativo. È stato ripristinato l’originario percorso di visita, con l’ingresso dalla Porta di S. Vigilio, l’accesso a Castelvecchio, al Magno Palazzo, alla Giunta Albertiana e infine la discesa nel Giardino. Numerosi ambienti al piano terreno di Castevecchio sono stati recuperati e adattati a funzioni espositive. Nell’antico edificio delle Marangonerie è stata collocata la Biblioteca di Storia dell’Arte e, al primo piano, è stato recuperato un vasto spazio per il Book Shop, per incontri, convegni e mostre temporanee. La collocazione del bar-ristorante nella Giunta Albertiana, al piano terreno, consente l’accesso diretto al Refettorio, con i preziosi affreschi cinquecenteschi, e alla cantina del Magno Palazzo.