Giovanni Battista Lampi

Ritratto della contessa Sophie de Witt

Sguardo dolce ma allo stesso tempo determinato, una donna posa con una preziosa coppa tra le mani, la vaporosa parrucca tipicamente settecentesca ornata da un copricapo a benda proprio delle sacerdotesse romane consacrate a Vesta, la dea protettrice del focolare domestico. Sullo sfondo, in una nicchia in penombra, la statua della divinità con una lampada in mano e il braciere ai piedi. Ad essere ritratta come vestale, ovvero una vergine addetta alla custodia del fuoco sacro, è Sophie, ragazza di origine turca giunta negli anni ’70 alla corte del re di Polonia ed acclamata come la donna più bella d’Europa. Coinvolta in vari intrighi amorosi, Sophie sposò prima il maggiore Joseph de Witt e in seconde nozze il conte Stanislao Potocki. Il dipinto, firmato e datato 1791, proviene dalla collezione degli eredi Potocki ed è considerato uno dei capolavori di Giovanni Battista Lampi, pittore trentino che acquisì fama europea come ritrattista alle corti di Austria, Polonia e Russia.
Ritratto della contessa Sophie de Witt