Marx Reichlich

Ritratto maschile

Occhi chiari e lunghi capelli grigi, un uomo fissa con espressione seria e profonda un punto al di fuori del dipinto. La sua età è svelata da una frase in caratteri gotici: “also was ich gestalt / do ich was funfzig und funf jar alt”, ossia “quando sono stato ritratto avevo 55 anni”. Ignota invece l’identità dell’uomo, con ogni probabilità proveniente dall’area germanofona come dimostra non solo la scritta in tedesco ma anche il tipo di abbigliamento. Il dipinto è attribuito al pittore altoatesino Marx Reichlich, autore di ritratti realistici caratterizzati da una profonda indagine psicologica. Datata 1519, la piccola tavola costituisce un precoce esempio della ricezione in area alpina della ritrattistica rinascimentale, con posa a mezzobusto e viso di tre quarti. L’opera proviene dalla collezione Turco-Menz e giunse al Museo Civico di Trento per volontà della baronessa Giulia Turco Turcati, colta intellettuale, scrittrice e amante delle arti, moglie del musicista Raffaello Lazzari.
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