Cristoforo Unterpergher
Sant’Osvaldo
Nelle lotte per il potere che nel VII secolo interessarono la Gran Bretagna si ricorda la vicenda di Osvaldo, figlio del re di Northumbria e venerato come santo. Quando il padre venne sconfitto in battaglia, il giovane Osvaldo si rifugiò in Scozia convertendosi al cristianesimo. Anni dopo suo fratello riprese il trono ma fu ucciso a tradimento da re Cadwallon; Osvaldo allora radunò un esercito per sconfiggerlo. Prima dello scontro fece innalzare una croce di legno pregando per la vittoria e chiedendo ai propri soldati, perlopiù pagani, di unirsi a lui. Il quadro raffigura tale momento: inginocchiato ai piedi della croce, Osvaldo sta pregando prima della battaglia; alle sue spalle, l’accampamento con alcuni soldati.
La tela proviene dall’oratorio di sant’Osvaldo fatto erigere a Rovereto dal commerciante Osvaldo Candelpergher. Datata 1795, l’opera reca la firma di Cristoforo Unterpergher, insigne pittore trentino che si stabilì a Roma diventando uno dei maggiori esponenti del Neoclassicismo.
La tela proviene dall’oratorio di sant’Osvaldo fatto erigere a Rovereto dal commerciante Osvaldo Candelpergher. Datata 1795, l’opera reca la firma di Cristoforo Unterpergher, insigne pittore trentino che si stabilì a Roma diventando uno dei maggiori esponenti del Neoclassicismo.