Castello del Buonconsiglio

19 Giugno – 07 Novembre 2004 |

Attraverso la presentazione di testimonianze archeologiche provenienti da entrambi i versanti delle Alpi, fino alle pianure solcate dal Danubio e dal Po, l’esposizione si propone di illustrare, per la prima volta, gli articolati processi storici che fra la Preistoria e l’Alto Medioevo hanno determinato lo sviluppo, il consolidamento e l’affermazione del potere da parte di figure eminenti. Questa dinamica sarà evidenziata, in un percorso cronologico, da una ricca selezione di prestigiosi e sontuosi manufatti che esprimono, oltre alle valenze d’uso immediato, significati simbolici e rituali connessi all’evidenziazione di forme di distinzione sociale.

Oggetti di provenienza esotica o inconsueti, elementi d’armamento e d’ornamento, servizi da banchetto e simposio e corredi funerari destinati a enfatizzare lo status e il prestigio del possessore, restituiranno l’idea del complesso percorso che ha segnato la formazione, a nord e a sud delle Alpi, di personaggi eminenti e di rango, delle élite, delle aristocrazie e dei principi. Il percorso si svilupperà quindi a partire dai più antichi segni di distinzione che possono implicare l’esistenza di capi e di figure con un ruolo dominante o di spicco ed illustrerà di seguito le espressioni di differenziazione che dal III millennio a.C., con l’affermarsi della metallurgia, connotano sempre più i ceti guerrieri emergenti.

La progressiva importanza di questi ultimi è indicata, come noto, dall’evoluzione delle tecnologie militari che vedono l’introduzione della spada e quindi della lancia e l’uso del cavallo e di carri da combattimento a due ruote. In mostra saranno poi messi a confronto i più rappresentativi status symbol dei ceti dominanti delle popolazioni etrusca, veneta e retica, dei Celti transalpini e della Pianura Padana il cui potere è ostentato attraverso l’equipaggiamento militare e beni di lusso, spesso di importazione, nel contesto di forme diversificate di strutturazione socio-economica la cui espressione più avanzata corrisponde alle comunità di tipo gentilizio-clientelare. Emergerà dunque in tutta evidenza come con la successiva epoca romana si registri un profondo cambiamento nella sfera del potere e delle sue forme di rappresentazione, destinate a modificarsi all’epoca delle invasioni barbariche.

Il tema affascinante del potere e dei suoi simboli in questi ultimi anni è stato particolarmente dibattuto nell’ambito del mondo scientifico, senza che peraltro sia mai stata realizzata una specifica esposizione. Per la vastità del territorio e dell’arco cronologico considerati ed il soggetto avvincente che si presta a suscitare l’interesse del più vasto pubblico, la mostra si configura come un evento di interesse non solo nazionale, grazie anche ai rapporti di collaborazione che verranno instaurati con studiosi, prestigiose istituzioni museali, istituti di ricerca e soprintendenze italiane ed estere. In questo senso si segnala come sia già stata assicurata la collaborazione da parte di musei, Università e Soprintendenze del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta nonché della Germania, Svizzera, Austria e Slovenia.

Ambiti territoriali e cronologici

Il territorio considerato si estende dal bacino idrografico del Po a quello del Danubio; verso oriente saranno comprese integralmente l’Austria e la Slovenia mentre verso occidente il Vallese, il Canton Ticino, la Valle d’Aosta e il Piemonte. I corsi dei due fiumi non saranno assunti come limiti invalicabili, nel senso che sarà presentata anche documentazione proveniente da aree poste rispettivamente a sud del Po e a nord del Danubio e, qualora si renda opportuno, anche manufatti al di fuori di tali territori. Per quanto riguarda in particolare la Pianura Padana, si terrà come confine la dorsale appenninica, escludendo pertanto la Liguria.
Gli estremi cronologici sono rappresentati dal Paleolitico e dall’Alto Medioevo, fino attorno all’VIII secolo. Saranno peraltro più ampiamente illustrati i periodi a partire dall’età del Rame, quando si manifestano con maggiore chiarezza le dinamiche di differenziazione sociale, rispecchiate nell’incremento dei simboli di status e di potere.
Naturalmente si dovrà riservare ampio spazio anche all’illustrazione della componente femminile dei ceti elevati, presentandone in senso diacronico gli elementi distintivi e, per quanto possibile, il ruolo sociale.
Nella scelta dei materiali da esporre, per accentuarne, per quanto possibile, il significato emblematico e la loro pertinenza esclusiva a personaggi di spicco, si vorrebbe fossero privilegiati soprattutto i manufatti di particolare pregio e valore in grado di comunicare, anche al grande pubblico, la dimensione ideologica e sociale del potere e del lusso

Articolazione del percorso espositivo

Primi segni di distinzione. Paleolitico, Mesolitico e Neolitico

L’età del Rame e gli inizi dell’età del Bronzo. Nel segno dell’ascia bipenne e del pugnale

Dalla media alla tarda Età del Bronzo. Nel segno della spada

L’età del ferro. Eroi ed apoteosi

Epoca celtica

Epoca romana. All’insegna degli imperatori-dei

Alto medioevo. Il cielo sulla terra